Liturgia post-pandemia. Vivere la familiarità

Oggi vi proponiamo una riflessione sulla “liturgia post pandemia”. Ovvero: Vivere la familiarità.
Durante il tempo della pandemia, l’impossibilità di potersi riunire per celebrare l’Eucaristia ha prodotto un moltiplicarsi di celebrazioni cosiddette “virtuali”: Messe in streaming, in televisione o radio, momenti di preghiera on-line, ecc. Tutto questo, nella speranza di mantenere vivo un legame con la comunità parrocchiale, accompagnare il tempo della sofferenza, alimentare la preghiera. Tuttavia ora, finito il tempo dell’emergenza sanitaria, ci domandiamo: è bene continuare a promuovere queste forme alternative, oppure c’è qualcosa di irrinunciabile nella forma partecipativa in presenza? E perché, terminato il tempo dell’emergenza sanitaria, molti cristiani faticano a tornare a una forma partecipativa comunitaria?

Autore: Morena Baldacci, teologa - In collaborazione con l’Ufficio liturgico della Conferenza episcopale italiana
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